Traditional weddings in Italy follow ancient traditions and customs that vary from region to region, contributing to the creation of a vast cultural heritage that keeps the bond with our land even more alive. Crossing the peninsula from North to South, let’s take a look at them.
Many relate to the bride’s gown: it must remain top secret until the day of the wedding and the future husband should especially not see it before the wedding day. The dress should be white (symbol of a woman’s purity) while, according to a popular tradition, colors like pink, red and yellow should be avoided. In Italy, too, the tradition exists for the bride to wear something old (representing the past), something new (symbolizing the future as married woman), something blue (against envy) and something borrowed (maybe from a lucky bride). This has become more popular over time.
In traditional southern weddings, the wedding veil is as long as the engagement years, with each meter symbolizing one year spent together. Guests, too, have some rituals to observe. As a sign of prosperity, they throw rice or flower petals at the married couple exiting the church. The bride and groom present their guests with a bomboniera made of three to five white Jordan almonds wrapped in netting usually attached to the wedding favor and offered as a thank you gift.
There are several traditions involving the bride’s bouquet. According to one, the groom must offer it to his beloved and another more common one in small towns is that the mother-in-law-to-be should present the bouquet to the bride on the wedding day.
The most romantic groom serenades and reads love poems under his bride’s window the night before the ceremony, while the bride “contributes” to the wedding by bringing a dowry (furniture or money) along with linens, tablecloths, napkins, and bath towels embroidered by her mother, grandmother and aunts.
There are also some fun rituals: during a wedding reception, for example, the groom’s friends “steal” his tie, cut it into small pieces and sell them to guests to help the newlyweds pay for their honeymoon. The bride, on the other hand, will let her new husband pull the garter from her leg and throw it to single male guests: the lucky one to catch it, will marry within the year.
The tradition of breaking a dish is very popular in the Southern regions as well as in the island of Sardinia. Usually it is filled with rice, salt and wheat and broken right outside the newlywed’s front door as a wish for prosperity and happiness.
Finally, a very common custom in Sicily involves making the bed for the bride and groom on their wedding night, which must be strictly made by young, unmarried virgins.
Il Matrimonio in Italia
I matrimoni in Italia seguono tradizioni e usanze che possono variare da regione a regione e che sono un grande bagaglio culturale da portare con sé per mantenere ancora più vivo il legame che esiste con la nostra terra. Vediamo quali sono le tradizioni legate al giorno del matrimonio, attraversando la penisola da Nord a Sud.
Molte sono legate all’abito della sposa: deve essere mantenuto segreto fino al giorno delle nozze e specialmente il futuro marito non deve vederlo prima del giorno del matrimonio. L’abito dovrebbe essere bianco (simbolo della purezza della donna) mentre - secondo la tradizione popolare - colori come il rosa, il rosso e il giallo sarebbero da evitare. Anche in Italia da anni si è molto diffusa l’usanza per la sposa di indossare qualcosa di vecchio (che rappresenti il passato), qualcosa di nuovo (che simboleggi il futuro da sposati), di blu (contro l’invidia), e qualcosa di prestato (magari da una sposa fortunata)! Nei matrimoni del Sud il velo della sposa è lungo tanto quanti sono gli anni di fidanzamento ed ogni metro simboleggia un anno passato insieme.
Anche gli invitati hanno alcuni riti da compiere. In segno di prosperità gettano chicchi di riso o petali di fiori agli sposi all’uscita della chiesa. In cambio, gli sposi regalano una bomboniera ricordo contenente un numero dispari di confetti raccolti in sacchettini. In genere se ne mettono cinque per augurare salute, ricchezza, fertilità, lunga vita e felicità.
Diverse sono le tradizioni che riguardano il bouquet della sposa: una prevede che sia lo sposo a regalarlo alla sua amata, mentre un’altra, più diffusa nei piccoli paesi, dice che debba essere la suocera a regalarlo e consegnarlo alla sposa il giorno delle nozze.
Lo sposo più romantico organizza una serenata e legge poesie d’amore sotto la finestra della fidanzata la notte che precede la cerimonia, mentre la sposa “contribuisce” al matrimonio portando una dote (oggetti per la casa o denaro) insieme ad un corredo: biancheria intima, tovaglie e lenzuola per la casa, salviette per il bagno ricamate dalla madre, dalla nonna e dalle zie.
Vi sono anche dei divertenti rituali: durante il ricevimento di nozze, per esempio, gli amici dello sposo tagliano la sua cravatta e cercano di venderne i pezzi agli invitati per raccogliere denaro per il viaggio di nozze. La sposa, invece, si lascerà sfilare la giarrettiera dal marito che la lancerà agli invitati maschi: il fortunato che riuscirà a prenderla, si sposerà entro l’anno.
Il piatto rotto è un’usanza molto diffusa sia nelle regioni meridionali che in Sardegna. Di solito viene riempito di riso, sale e grano e fatto rompere all’uscita della porta o del portone di casa degli sposi in segno di prosperità e felicità.