Different Empires and the Italian Language

In our October 2020 issue, we left off with Italy's control under the Lombard. They tried multiple times and in different ways to insert themselves in the territory’s culture with the support from the powerful Catholic Church. Unfortunately, this never happened. During this time, the Ducati of Spoleto and Benevento remained independent and kept their autonomy with more help from the Byzantine than that of the Catholic Church.

The Lombards were successfully able to increase their presence on their own. This was achieved with the advent of Liutprand, a genius maneuverer who attacked the Byzantines in opposition of the church with the Ducati of Spoleto and Benevento’s support. In 742, Luitprand, a Catholic, made amends with the Catholic Church and introduced new laws in the lands based on Catholic doctrine.

In 744, King Aistulf’s goal was to reunite all the Italian territories under Lombard's control. He reorganized the armies so they would be stronger. He then continued to attack any territory still under Byzantine control. In 751, King Aistulf occupied Ravenna by attacking the Church that was under the control of Pope Steven II. The Pope, who was defending the attack, asked the Franks for help. After some time, the Franks were able to reconquer the land and then gave it back to the Catholic Church. After King Aistulf, Duchy Desiderius tried to build friendly relationships with the Holy See and the Franks. Queen Bertrand, the wife of King Pepin of the Franks, organized this strategy. After the death of her husband, she tried to organize a political movement that would convince King Desiderius to give back some territorial land to the Catholic Church by promising a Frank-Lombard bond through the marriage of her son Charles and the daughter of King Desiderius, Ermengarde. Charles refused this and instead attacked King Desiderius, which then caused the king and his daughter to be deported back to France and live in a monastery. Charles, who became the future Charlemagne, ruled during the European Christian Unification, which was culminated by the Treaty of Pavia. At that time, Pavia was Lombard's capital during 773-774. Charles then became the king of both the Franks and the Lombards.

The Lombard minor territories in Italy remained outside of the Frank’s jurisdiction. The Duchy of Benevento entered the Eastern Empire, and, with the Duchy of Venice, they passed under Constantinople. 

After this, Rotgaudo of Friuli organized a conspiracy against Charles. Charles, though, fought this conspiracy and conquered the enemy. Rotgaudo was defeated and killed. Soon after this happened, Stabiles, Rotgaudo’s son-in-law and the Lord of Treviso rebelled against Charles. But Charles still dominated thanks to Priest Pietro’s betrayal. For his betrayal, the Priest was given the Bishopric territory of Verdun. Following this revolt, King Charles left the Duchies intact. The Duchies of Lombard also kept their decorations intact. In the rebellious areas, though, troops were sent to defend the fortresses and some Duchies were replaced with Counts.

From 827, the Arabs began to invade and conquer Sicily. These Saracen raids became more frequent in Capua, Montecassino, Salerno, and Benevento. The Sacred Roman Emperor Ludovico II and the Duke of Spoleto tried to intervene in these raids. However, the raids became more frequent and unstoppable. The Lombards, therefore, were forced to ask for help from the Byzantines, admitting that without their help, they could not have prevented the Saracens’ raids. The Emperor Basil was then able to bring back Byzantine domination in Italy’s south. As a result, Apulia, Campania and Lucania became Byzantine. But, these regions, along with the Lombard continued to fight the Byzantines for a very long time in an effort to regain control of their lands. 

 

Le Dominazioni e la Lingua Italiana 

Ci eravamo fermati con il dominio in Italia dei Longobardi, i quali cercarono in tutti i modi di inserirsi all’interno della cultura territoriale per avere l’appoggio del potere della Chiesa, senza però riuscirci. Durante questo periodo i Ducati di Spoleto e di Benevento rimasero indipendenti nella loro autonomia aiutati sia dai Bizantini che dalla Chiesa. 

I Longobardi aumentarono la loro presenza nel territorio e raggiunsero il loro massimo splendore con l’avvento di Liutprando, il quale, con una manovra geniale, attaccò l’esercito Bizantino e si oppose alla Chiesa, riappropriandosi dei Ducati di Spoleto e di Benevento. Nel 742 Liutprando, essendo cattolico, si riappacificò con la Chiesa dondole alcuni territori e introdusse alcune legislazioni ispirate ai principi cristiani.

Nel 744 fu la volta di Re Astolfo che ebbe l’obbiettivo di riunificare tutti i territori italiani sotto il dominio dei Longobardi. Egli riorganizzò tutte le milizie per renderle più forti. Di seguito passò all’attacco contro i Bizantini per riappropriarsi dei territori ancora in loro possesso e nel 751, Re Astolfo, si appropriò di Ravenna attaccando la Chiesa sotto il Papato di Stefano II. Il Papa, per difendersi dall’attacco, chiese aiuto ai Franchi, i quali, dopo un periodo di scontri, riconquistarono i territoti e li donarono alla Chiesa. Successore di Re Astolfo fu il Duca Desiderio, il quale cercò di avviare rapporti amichevoli con la Santa Sede e i Franchi.  A consigliarli questa strategia, fu la Regina Berta moglie di Pipino Re dei Franchi. La quale, a seguito della morte del marito, cercò di avviare una manovra politica convincendo il Re Desiderio a restituire alcuni territori alla Chiesa promettendo un legame Franco-Longobardo con il matrimonio tra suo figlio Carlo e la figlia del Re Desiderio Ermengarda. Carlo ripudiò Ermengarda ed attaccò il Re Desiderio, il quale, venne deportato in Francia in un monastero insieme alla figlia. La caparbietà di Carlo, che diverrà il futuro Carlo Magno, sovrano dell’unificazione della cristianità Europea, culminerà con il trattato di Pavia, capitale del regno Longobardo nel 773-774, con il quale diverrà Re dei Franchi e dei Longobardi.

Rimasero fuori dalla giurisdizione Franca i territori dell’Italia Longobarda minore, il ducato di Benevento che entrò nella sfera del dominio dell’Impero d’Oriente, assieme al ducato di Venezia che passò sotto Costantinopoli. 

Successivamente nacque una congiura intrapresa da parte di Rotgaudo del Friuli contro Carlo che però sopraggiunse in Italia con un piccolo esercito e dominò questa congiura. Rotgaudo fu sconfitto e messo a morte. Subito dopo quest’azione anche Stabilinio, genero di Rotgaudo e Signore di Treviso, si ribellò a Carlo, ma quest’ultimo riuscì a sconfiggerlo grazie al tradimento del Sacerdote Pietro, il quale ebbe in cambio il territorio del Vescovado di Verdu. A Seguito di queste rivolte, Re Carlo lasciò intatta la circolazione dei ducati e in generale i Duchi Longobardi rimasero nel loro decoro. Nelle zone ribelli però, furono istituiti dei presidi e alcuni Duchi vennero sostituiti con i Conti.

Dall’ 827 gli Arabi iniziarono a conquistare la Sicilia. Queste incursioni Saracene divennero più frequenti con razzie a Capua, Montecassino Salerno e Benevento. Intervenne per scacciare i Saraceni dal territorio l’Imperatore del Sacro Romano Impero Ludovico II sorretto dal Duca di Spoleto. Ma le incursioni continuarono sempre di più. I Longobardi furono costretti a chiedere l’aiuto ai Bizantini per intervenire e bloccare queste continue incursioni dei Saraceni. L’Imperatore Basilio si impegnò a ristabilire e a riportare il dominio Bizantino nell’Italia meridionale. La Puglia, la Campania e la Lucania divennero bizantine, ma queste regioni vissero contrasti tra i Longobardi, che tentarono di riprendere i territoti e i Bizantini per lungo tempo.