A right-wing Italian lawmaker wants to pass a law that will ban the use of English in official documents, prompting hefty fines for those who do not comply. But some politicians close to Italy's first female prime minister, Giorgia Meloni, are distancing themselves from the proposed law. Deputy Prime Minister and Foreign Minister Antonio Tajani assured reporters that it was not a government push but the work of one politician, reports Agenzia Nazionale Stampa Associata. The bill was presented by Fabio Rampelli, a politician from the right-wing Brothers of Italy, of which Meloni is a member. Public employees could reportedly face fines, ranging from approximately $5,500 to $110,000 if they are caught using foreign instead of Italian words in any public communication. Fines could also be brought against firms that use foreign terms for job titles or schools and universities that use non-Italian expressions.
In Italia, alcuni legislatori di destra vogliono approvare una legge che vieti l'uso dell'inglese nei documenti ufficiali del governo. Le leggi comporteranno una multa elevata per coloro che non rispettano la legge. Alcuni politici che lavorano con il premier Giorgia Meloni non sono d'accordo. Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, ha dichiarato alla stampa che l'approvazione della legge non è un'idea di tutti i politici di destra ma solo di un politico, Fabio Rampelli, facente parte di Fratelli d'Italia con la Meloni, e che ha presentato la legge. I dipendenti pubblici possono incorrere in multe da $ 5.500 a $ 110.000 se usano parole straniere nelle comunicazioni pubbliche. Possono essere multate anche le aziende che utilizzano determinate parole straniere in azienda o le università che utilizzano espressioni in una lingua diversa dall'italiano.