An oratory known as Holy Mary of Saturday as been transformed into a synagogue in Palermo, Sicily. The edict of Palermo’s archbishop, Corrado Lorefice, reversed a Spanish order of five centuries ago that forced Sicily’s Jews to leave and others to convert to Catholicism. For years, the Sicilian Institute for Jewish Studies has lobbied to recover the island’s Jewish identity which dates to the first century A.D. At one point, there were 51 Jewish communities in Palermo.
Una chiesa di Palermo diventerà sinagoga: il vescovo concede l’oratorio di Santa Maria del Sabato. Oltre cinquecento anni dopo l’editto di espulsione dalla città siciliana, gli ebrei di Palermo ritrovano un luogo per raccogliersi in preghiera e avere l’opportunità di professare liberamente il proprio culto, proprio nell’antico quartiere ebraico. La chiesa è stata concessa in comodato d’uso dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, che ha accolto - in segno di riconciliazione - la richiesta avanzata dall’Istituto siciliano di studi ebraici. Nel 1492, Ferdinando il Cattolico proclamò, senza alcuna condizione, un editto che forzava gli ebrei a lasciare entro tre mesi la Sicilia, altrimenti sarebbero stati condannati a morte. Non si hanno stime sul numero di coloro che furono costretti ad abbandonare l’isola, sebbene all’epoca ci fossero circa 51 comunità ebraiche insediatesi in Sicilia a partire dal I secolo AC.