Last month, Sicily welcomed nearly 900 migrants rescued in Mediterranean waters off the coast of Libya. Over half of those migrants were transported to Augusta aboard the Aquarius, a boat operated by charity group SOS Mediterranee along with Doctors Without Borders. “Testimonies gathered Sunday aboard the Aquarius reflect the extreme gravity of the situation in Libya for migrants and refugees, who lacking a safer alternative, risk their lives at sea to escape what they call the Libyan hell,” said Francis Vallat, the SOS Mediterranee president in France.” Today, the absolute priority is to rescue at sea those who continue to flee and to accompany them to a safe place where they will be protected and where their basic human rights will be respected.” Libya has long been a major transit hub for migrants trying to reach Europe. More than 3,000 have died attempting to cross the Mediterranean in rickety boats, according to the International Organization for Migration. Others have fallen prey to serious abuse at the hands of traffickers and others.
Il mese scorso la Sicilia ha accolto quasi 900 migranti salvati nelle acque del Mediterraneo al largo delle coste della Libia. Oltre la metà è stata trasportata ad Augusta a bordo dell’Aquarius, una imbarcazione gestita da volontari della ONLUS SOS Mediterranee e dall’organizzazione Medici senza Frontiere per effettuare operazioni di soccorso di imbarcazioni a rischio di naufragio e prestare le prime cure d’emergenza a bordo delle navi di salvataggio. “Le testimonianze raccolte a bordo dell’Aquarius riflettono l’estrema gravità della situazione in Libia per migranti e rifugiati, che non hanno un’alternativa più sicura, rischiano la vita in mare per sfuggire a quello che chiamano l’inferno libico”, ha detto Francis Vallat, presidente di SOS Mediterranee in Francia. “Oggi, la priorità assoluta è quella di salvare in mare coloro che continuano a fuggire ed accompagnarli in un luogo sicuro in cui saranno protetti ed dove verranno rispettati i loro diritti umani fondamentali.” La Libia è stata a lungo un importante punto di transito per i migranti che cercano di raggiungere l’Europa. Oltre 3.000 di essi hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo a bordo di fatiscenti barconi, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni; altri sono vittime di gravi abusi da parte di trafficanti.