Ancient scrolls charred by the eruption of Mt. Vesuvius in AD79 could be read once again with the use of a new x-ray technique say American scientists. The eruption of the volcano destroyed the towns of Pompeii and Herculaneum, their inhabitants and prized possessions, including a fine library of scrolls that were carbonized by the searing heat of ash and gas. But, scientists believe that an innovative approach involving high-energy x-rays and artificial intelligence may give them a peek into the scrolls’ contents. The two scrolls that will be probed were first discovered in 1752 during excavations of Herculaneum. The villa in which they were found is thought to have been owned by the father-in-law of Julius Caesar.
Secondo un team di scienziati americani, antiche pergamene carbonizzate dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., potrebbero nuovamente essere lette grazie ad una nuova tecnica a raggi X. L’eruzione del vulcano distrusse le città di Pompei ed Ercolano, le abitazioni, le suppellettili, gli oggetti personali degli abitanti ed anche una bella biblioteca che conservava pergamene che vennero bruciate dal calore intenso della cenere e delle emissioni gassose. Gli scienziati ritengono, tuttavia, che la tecnologia più avanzata - a raggi di luce che superano, come luminosità, quelli del Sole – sveleranno il contenuto delle scritture del lontano passato. E l’intelligenza artificiale farà il resto, per far emergere, dal nero impenetrabile dei papiri carbonizzati quasi 2.000 anni fa, l’inchiostro e i testi. Un gruppo di studiosi ha appena finito di analizzare e promette di rivelare ciò che c’è all’interno di due rotoli e alcuni frammenti dissepolti per la prima volta nel 1752 durante gli scavi di Ercolano. Si pensa che la villa in cui furono trovati fosse di proprietà del suocero di Giulio Cesare.