Vogue Italia dropped photoshoots from its January issue to make a green statement. Instead of the traditional photos, eight illustrated covers featured work by different artists depicting real-life models wearing Gucci. The move is intended to highlight the environmental impact of photoshoots in print magazines. In his editor’s letter, Emanuele Farneti listed some of the resources it took to fill the September 2019 issue, the biggest of the year, with original photographs: “One hundred and fifty people involved. About 20 flights and a dozen or so train journeys. Forty cars on standby. Sixty international deliveries. Lights switched on for at least ten hours nonstop, partly powered by gasoline-fueled generators. Food waste from the catering services. Plastic to wrap the garments. Electricity to recharge phones, cameras … ” Farneti told the New York Times: “I think that the most honest way to face a problem is starting by admitting it. That was our way to say that we know we are part of a business that is far from being sustainable.” The move follows a global mission statement by Farneti and the 25 other international Vogue editors in December that articulated the titles’ “shared commitment” to “practices that celebrate cultures and preserve our planet for future generations.” Italian Vogue will be one of the first of Condé Nast’s international publications to use 100 percent compostable plastic wrapping in 2020.
Vogue Italia a sostegno dell’ambiente. Per la prima volta nella sua storia, la rivista rinuncia dal numero di gennaio ad utilizzare i servizi fotografici per sostituirli con illustrazioni di noti artisti mettendo la creatività al servizio della sostenibilità. Cosi facendo, la perla della casa editrice Condé Nast ha realizzato qualcosa che pochi avevano osato: eliminare la fotografia dalle proprie pagine, sostituendo gli scatti con illustrazioni di artisti italiani e internazionali a reinterpretare collezioni e outfit tramite l’illustrazione. Tutto questo per sperimentare una via più green, abbattendo l’impatto ambientale. Nelle otto diverse copertine realizzate con illustrazioni al posto di foto, tutti gli abiti e gli accessori sono di Gucci. La rivoluzione ha lo scopo di evidenziare l’impatto ambientale dei servizi fotografici pubblicati sulle riviste stampate. Nell’editoriale firmato da Emanuele Farneti, il direttore di Vogue Italia ha elencato alcune delle risorse “tradizionali” necessarie per dare vita al numero di settembre 2019 - il più grande dell’anno: “Centocinquanta persone coinvolte. Circa 20 voli e una dozzina di viaggi in treno. Quaranta auto in standby. Sessanta consegne internazionali. Luci accese per almeno dieci ore ininterrottamente, parzialmente alimentate da generatori a benzina. Rifiuti alimentari dai servizi di catering. Plastica per avvolgere i capi. Elettricità per ricaricare telefoni, macchine fotografiche...”. Farneti ha inoltre dichiarato al New York Times: “Penso che il modo più onesto per affrontare un problema sia iniziare con l’ammetterlo. Questo è stato il nostro modo di dire che sappiamo di far parte di un’azienda che è lungi dall’essere sostenibile.” L’iniziativa fa seguito ad una dichiarazione di intenti di Farneti ed altri 25 redattori internazionali di Vogue a dicembre a favore di un “impegno condiviso” a “pratiche che celebrano le culture e preservano il nostro pianeta per le generazioni future”. Italian Vogue sarà una delle prime pubblicazioni internazionali di Condé Nast a utilizzare la confezione in plastica compostabile al 100% a partire da gennaio 2020.