Piera Crivelli, an affirmed Roman fashion designer, shares a famous last name with Carlo Crivelli, the Venetian Renaissance artist, and definitely has the same creativity in her blood. I interviewed Piera during her December show near Rome's Cestia Pyramid, at the large, avant-garde GARD Gallery -- Galleria Arte Design Roma -- owned by Sonia Mazzoli, who for the holiday season showcased select Roman artists' and designers' unique wearable collections.
Piera was as breathtaking as a Vogue magazine model as she greeted me during the opening night, sporting a simple black outfit and wearing a striking hat and gloves from her collection, highlighted with elegant black organdy roses. She comments that she has always had a creative vein and appreciation for beauty. She became a model when she was 20, inspired by her idol Sayoko Yamaguchi, Japan's first supermodel and one of Shisheido's preferred models. Piera debuted with Fendi, working in the Rome and Milan showrooms, on television and in the yearly fashion show on Rome's famed Spanish Steps, where she laughed that "it was difficult to walk down in towering heels as the steps were worn and uneven."
She worked throughout Italy and in Paris at major agencies for a decade before deciding upon designing her own line. In Rome, she attended the Cataldo Fashion School, studying design and model making for three years and found her own style. She describes it as "definitely a retro look," deriving from different sources -- a sleek, well-balanced mix inspired by "Japanese Noh Theatre, silent cinema and a touch of Coco Chanel." Piera offers simple, clean lines -- one dress features an Empire waistline, another may be cut on the bias and have a precious organdy collar or display a very French black velvet bow. I would also say she's inspired by several other sources such as Dickens' London and Venice's carnival, among others. She acknowledged that "people choose fashion as an affirmation of themselves, of their personal identity." In her fashion line, Piera caters to many different tastes.
The GARD Gallery showcased some of her most unusual accessories which included triangular black velvet quilted shoulder bags and long fitted wool fingerless gloves, both with organdy roses; unusual feather-like cloth necklaces and delicate organdy collar-necklaces with brooches featuring painted faces. Currently, Piera Crivelli is working on opening a showroom in Rome's city center and plans to feature her accessories on the popular arts website, etsy.com.
The owner of the GARD Gallery, Sonia Mazzoli, confirmed that Piera will have a permanent space in the gallery and her creations will be available through its website at www.galleriagard.com. The GARD Gallery is currently preparing a show of avant-garde eco-inspired artists working with recycled materials and will soon be showing at the legendary Paris Maison & Objets trade show.
Un tocco retró
Piera Crivelli, un'affermata stilista romana, condivide un cognome famoso con Carlo Crivelli, l'artista veneto del Rinascimento, e decisamente ha la stessa creatività nel sangue. Ho intervistato Piera durante il suo show di dicembre, vicino alla Piramide Cestia a Roma, alla Galleria Gard -- Galleria Arte Roma Design - di proprietà di Sonia Mazzoli, la quale ha messo in vetrina le collezioni di accessori di alcuni designer romani selezionati.
Piera appare come una modella di Vogue mentre mi accoglie durante la serata d'apertura della mostra. Sfoggia un semplice tailleur scuro, con trucco pallido in contrasto con un bel cappello nero e guanti della sua collezione, decorati con delle rose di organza. Commenta che ha sempre avuto una vena creativa e un amore per la bellezza che l'ha portata a fare la modella a 20 anni. Suo idolo era Sayoko Yamaguchi, una delle modelle preferite della Shiseido. Ha debuttato con Fendi, lavorando negli showroom di Roma e Milano, oltre che alla tv e nella sfilata annuale di moda a Piazza di Spagna, dove, ha detto ridendo, "è stato difficile scendere le scale in tacchi alti perché le scale erano lisce e diseguali".
Ha lavorato per un decennio in Italia e Francia per le maggiori agenzie prima di decidere di disegnare la propria linea. A Roma ha frequentato la scuola di moda Cataldo, studiando sia il disegno che come figurinista per tre anni, e ha trovato il proprio stile che definisce: "Decisamente uno stile retró - scaturente da diverse fonti e un misto bilanciato ed essenziale - "ispirato dal teatro Noh giapponese, cinema muto e un tocco di Coco Chanel". Le sue creazioni hanno linee semplici e pulite - un abito con taglio impero, un altro tagliato sulla diagonale con un collarino prezioso di organza e un altro con un bel fiocco di velluto nero così francese - direi anche che s'ispira pure alla Londra di Dickens e al Carnevale di Venezia, fra l'altro. Piera aggiunge che "la gente sceglie la moda come forma di affermazione di se stessa, della propria identità personale". Certamente la sua moda soddisfa tanti gusti diversi.
La Galleria GARD ha esposto alcuni dei suoi accessori più particolari, come borse di velluto nero e lunghi guanti senza dita, entrambi con delle rose nere di organza, collane di tessuto come piume, delicate collane di organza con una spilla di ceramica dipinta e altro ancora. La proprietaria della Galleria GARD, Sonia Mazzoli, ha confermato che Piera avrà uno spazio permanente alla galleria e che le sue creazioni saranno disponibili anche attraverso il sito www.galleriagard.com.
In questo momento Piera sta preparando uno showroom al centro di Roma e progetta di vendere i suoi accessori sul popolare sito etsy.com di cui ha parlato recentemente in un lungo articolo il New York Times.