In the first weeks of October in Florence, the beautiful city of Tuscany was the background for the celebration of the world premiere of “Inferno,” Ron Howard’s new movie inspired by Dan Brown’s bestseller.
The press conference in the Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio and the beautiful scenic effects on the Arno River are just some of the events that made Florence the new Hollywood for a few days.
After the “Da Vinci Code” and “Angels and Demons,” the novel “Inferno” has captivated the audience that follows the mysterious and cryptic vicissitudes of renowned Harvard professor Robert Langdon, portrayed by Tom Hanks.
Florence, Venice and Istanbul are the backdrop to the enigmatic events that occur in a timeless atmosphere, following clues and traces linked to Dante Alighieri.
“Inferno” allows the reader to take a jump back in time, exploring a city that is incredibly thrilling. In a race against time, Langdon and Dr. Sienna Brooks rush to stop a plot that will wipe out billions of people across the world. Their onus takes them to several popular locations as well as other lesser-known locales.
Among the pages of the book you will find a celebration of the beauties of Florence, the city that Dan Brown seems to know magnificently. Botticelli, Vasari, Tribolo, and Buontalenti are only some of the artists who you will encounter in the novel.
When Langdon begins his escape, you will feel like you are in the big square near Porta Romana. Belonging to the circle of walls, built at the beginning of 1300, the great door is the most southern of Florence’s walls and is placed on the way to Siena and Roma from which it gets its name.
Seeing the two fugitives hide in the first of three rooms that housed the Prigioni of Michelangelo, today replaced by casts at the Museo dell’Accademia, allows the viewer to be immersed in the bizarre Grotta di Buontalenti in the Giardino di Boboli.
Today, the “Great Cave” is a masterpiece of the mannerist age of art depicting perdition and suggestion. It is characterized by spongy concretions similar to stalagmites and stalactites; affreschi (frescoes) and sculptures emphasize the alchemical themes beloved to the Grand Duke, Francesco I de’ Medici. From the garden, a secret door will allow you to enter the stunning Corridoio Vasariano, created in 1564 by Vasari. The secret hallway which connects Palazzo Vecchio to Palazzo Pitti is nowadays a museum that houses a vast collection of self-portraits. In the 16th century, Cosimo I de’ Medici, who ordered the construction, used this secret passageway as a safe passage from his residence to his administrative offices. The Corridoio Vasariano stretches nearly a full kilometer; crossing the Apartments of Eleonora di Toledo in Uffizi, it allows one to walk on the Ponte Vecchio with a unique perspective. Beyond the bridge, the corridor is no longer visible because it creeps inside old dwellings; in this section there is a window that overlooks the Chiesa di Santa Felicita from where the Medici could follow the liturgy without being seen and disturbed.
Deciphering "CATROVACER" you are catapulted into the magnificent Salone dei Cinquecento built in 1494 and renovated with Cosimo I some years later. The huge room has an incredible and decorated roof and many sculptures and paintings celebrating the greatness of the family. The Studiolo di Francesco I, an alchemic treasure chest where the Grand Duke collected his precious gemstones, the private Bianca Cappello room and the Palazzo Vecchio’s secret passages that Langdon will find in his escape, will drop you in timeless locations.
The professor of symbology will lead you to the Casa di Dante, a museum dedicated to the poet and hidden among the narrow streets of Florence, not far from Palazzo Vecchio. Very close to the House, you will see the Church of Santa Margherita dei Cerchi, also called the Church of Dante, where the muse of the Divina Commedia, Beatrice Portinari, Dante’s true love and complete devotion, was buried.
The Florentine race is going to finish in the Battistero di Firenze where the brilliant beauty of the Porta del Paradiso of Ghiberti and its golden and precious interior’s mosaics will leave you breathless. The long history and the rich artistic heritage make Florence one of the most beautiful cities of not only Italy but the world.
In the book, at least 30 Florentine locations are mentioned: Badia fiorentina, Piazza Santa Croce, Biblioteca Laurenziana, and Loggia dei Lanzi to name just a few. All you have to do now is find them…and lose yourself in this gorgeous city!
La Firenze di Dan Brown. Seguendo i passi di Langdon
La splendida città di Firenze, nelle prime settimane di ottobre, ha fatto da cornice ai quattro giorni di celebrazione dell’anteprima mondiale del nuovo film di Ron Howard Inferno tratto dall’omonimo best – seller di Dan Brown.
La conferenza stampa nel Salone dei ‘500 di Palazzo Vecchio, la premier del film e gli splendidi effetti scenici sull’Arno sono solo alcuni tra gli eventi che hanno reso per qualche giorno Firenze l’Hollywood d’Italia.
Dopo il Codice da Vinci e Angeli e Demoni, il romanzo Inferno ha conquistato il pubblico che da anni segue le misteriose e criptiche vicende del noto professore di Harvard Robert Langdom, interpretato nuovamente da Tom Hanks.
Firenze, Venezia e Istanbul fanno da sfondo alle enigmatiche vicissitudini che si dispiegano in un’atmosfera senza tempo, seguendo indizi e tracce legate a Dante Alighieri.
Il romanzo permette di fare un salto indietro nel tempo, snodandosi per una Firenze incredibilmente suggestiva. Nella corsa contro il tempo Langdom e la dottoressa Sienna ripercorrono luoghi più conosciuti e altri meno noti.
Tra le pagine del libro si celebrano le bellezze di una città che Dan Brown sembra conoscere magnificamente. Botticelli, Vasari, Tribolo, Buontalenti sono solo alcuni tra gli artisti che incontrerete nel romanzo.
Quando Langdom comincerà la sua fuga vi sembrerà di essere nella piazza nei pressi di Porta Romana. Appartenente alla cerchia muraria costruita all’inizio del ‘300, la grandiosa porta è la più a sud delle mura di Firenze ed è posta sulla via per Siena e per Roma, da cui prende il nome.
Sarà come essere nella bizzarra Grotta del Buontalenti, nel Giardino di Boboli, quando i due fuggiaschi si nasconderanno nella prima delle tre stanze che un tempo ospitava i Prigioni di Michelangelo, oggi al Museo dell’Accademia e sostituiti da copie. Capolavoro dell’età manierista la Grotta è caratterizzata da concrezioni spugnose simili a stalagmiti e stalattiti, da affreschi e sculture che riprendendo i temi alchemici cari al Granduca Mediceo Francesco I, e che danno insieme un senso di perdizione e di suggestione.
Dal giardino una porticina segreta vi permetterà di entrare nello stupefacente Corridoio Vasariano, realizzato nel 1564 dal Vasari. Il passaggio segreto che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti è attualmente uno spazio museale che ospita una vasta collezione di autoritratti. Nel ‘500, Cosimo I de Medici, che ne ordinò la costruzione, utilizzava questo segretissimo percorso per muoversi dalla propria residenza agli uffici amministrativi. Il Corridoio Vasariano si estende per quasi un kilometro. Attraversando gli appartamenti di Eleonora di Toledo negli attuali Uffizi, si accede ad uno strettissimo corridoio che permette di percorrere Ponte Vecchio da una prospettiva unica. Superato il Ponte, il corridoio non è più visibile poiché si insinua all’interno delle abitazioni del periodo. Prima di concludere il percorso, si trova una finestrella che si apre sulla Chiesa di Santa Felicita e che permetteva ai Medici di seguira la liturgia lontano da occhi indiscreti. Decifrando “CATROVACER” sarete catapultati nel grandioso Salone dei Cinquecento costruito nel 1494 e ristrutturato ed ampliato da Cosimo I qualche anno dopo. L’immensa sala ha uno stupendo e decorato soffitto, moltissime sculture e dipinti che celebrano la grandezza della famiglia regnante. Lo scrigno alchemico del granduca Francesco I, il cosiddetto Studiolo, la stanza privata di Bianca Cappello e i passaggi segreti di Palazzo Vecchio che Langdom percorrerà nella sua fuga vi porteranno in luoghi senza tempo.
Il professore di Harvard vi condurrà a Casa di Dante, un museo dedicato al Poeta che sorge dove nel ‘300 c’erano le abitazioni appartenenti alla sua famiglia, e che si trova in vicoli nascosti di Firenze non lontano da Palazzo Vecchio. Poco distante da qui, la Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, detta anche Chiesa di Dante dove il poeta ha sposato Gemma Donati, nonostante il suo amore e la sua totale devozione per Beatrice Portinari, che è sepolta nella stessa chiesa e che è la musa ispiratrice della Divina Commedia.
La corsa fiorentina dei protagonisti si concluderà nel Battistero di Firenze dove rimarrete sbalorditi dalla bellezza della Porta del Paradiso del Ghiberti e dai mosaici d’oro del Duecento Fiorentino che rendono questo luogo incantato.
La lunghissima storia, il ricco patrimonio artistico fanno di Firenze una delle città più belle d’Italia e del mondo. Nel libro sono citati almeno una trentina di luoghi fiorentini: dalla Badia a Piazza Santa Croce, dalla Biblioteca Laurenziana alla Loggia dei Lanzi e moltissimi altri.
Bene! Non vi resta che scoprirli…e perdervi in questa magnifica città! Buona fortuna!