Italy’s National Institute of Geophysics and Volcanology claimed the Aug. 24 earthquake made the Apennines grow. GPS stations measuring the soil movements explained the fault line that runs through the Apennines caused the extension. The first quake that morning struck the town of Norcia, south of Perugia, Umbria. Among those rescued in the devastation of the central Italy earthquake was a 35-year-old nun, Sister Marjana Lleshi in the hilltown of Amatrice. She said when the walls of the convent collapsed that morning, she was certain she would die. Trapped in the smashed pieces, the bloodied nun resigned herself to death and messaged friends to pray for her and her soul. “I said goodbye to them forever.” In that moment, she added, a young man appeared and pulled her out of the rubble. Three fellow sisters and four of the elderly they were caring for died when the convent crumbled.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rivelato che a seguito del violentissimo terremoto del 24 agosto scorso che ha colpito l’Italia Centrale, l’Appennino si è allargato di ben 4 centimetri. Le misurazioni effettuate con il sistema gps hanno stabilito che il sisma è stato generato da una faglia che corre al di sotto dell’Appennino. Le prime scosse hanno colpito la città di Norcia, a Sud di Perugia, in Umbria. Tra i superstiti della devastazione causata dal terremoto ad Amatrice c’è una religiosa di 35 anni, Suor Marjana Lleshi, che ha dichiarato che quando le mura del convento sono crollate era certa che sarebbe rimasta uccisa. Intrappolata sotto le macerie, coperta di sangue e rassegnata alla morte, la suora ha scritto messaggi agli amici chiedendo che pregassero per lei e la sua anima: “Avevo detto addio a tutti, per sempre.” “In quello stesso momento”, ha aggiunto, “è apparso un giovane soccorritore che mi ha estratta da sotto le macerie”. Tre altre consorelle e quattro degli anziani di cui le religiose si prendevano cura sono stati uccisi dal cedimento della struttura.