In the recent canonization ceremony of Mother Teresa, now Saint Teresa of Calcutta, Pope Francis hailed volunteers as “artisans of mercy” and denounced those who “turn the other way not to see the many forms of poverty that beg out for mercy.” In proclaiming sainthood for Mother Teresa in St. Peter’s Vatican Square, the pontiff praised the nun who cared for the sick, dying and poor in India. Mother Teresa founded the Missionaries of Charity, an order of thousands of Catholic nuns and volunteers working in 139 countries assisting the world’s least privileged. She went out into the slums to care for the hungry and needy and lived poverty as a virtue. “Choosing not to see the hunger and disease and exploited persons is a grave sin,” noted Pope Francis. Pope John Paul II once described Mother Teresa as “an icon of the good Samaritan.”
Nel corso della recente cerimonia per la canonizzazione di Madre Teresa, ora Santa Teresa di Calcutta, Papa Francesco ha definito i volontari “artefici di misericordia” ed ha accusato coloro che “rivolgono lo sguardo altrove per evitare di vedere le molte forme di povertà che implorano misericordia”. Nel proclamarla Santa davanti ad una Piazza San Pietro gremita di fedeli, il pontefice ha tessuto le lodi della missionaria che ha donato la sua vita per prendersi cura dei malati, dei morenti e dei poveri in India. Madre Teresa ha fondato la congregazione religiosa delle Missionarie della Carità, un ordine che raccoglie migliaia di suore e volontari che operano in 139 Paesi per prendersi cura dei più poveri dei poveri. La Santa cominciò la sua missione recandosi negli slum per sfamare gli affamati ed aiutare i bisognosi, vivendo la povertà come una virtù. “Scegliere di non vedere gli affamati, i malati e gli sfruttati è un peccato grave” ha sottolineato il Papa, che una volta ha definito Madre Teresa ‘l’icona del Buon Samaritano”.