Italy’s economy continues to struggle. Finance Minister Pier Carlo Padoan says the economy stalled in 2016, largely due to the negative impact of Britain’s vote to leave the European Union. Confidence has also been lacking because of fears in the country’s debt-laden banking section. The government is forecasting 1.4 percent growth in 2017. On a wider scope, European governments continue to struggle with gross debt. Twenty-one nations have debts larger than 60 percent of their respective GDP limit. Greece’s public debt is the highest in the EU at 177 percent of its GDP. Italy is next at 132 percent.
L’andamento dell’economia in Italia continua a zoppicare. Il Ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan ha dichiarato che le difficoltà del 2016 sono da imputarsi all'impatto negativo del voto referendario con cui la Gran Bretagna ha scelto di uscire dall’Unione Europea. La fiducia è stata compromessa anche dai timori legati al settore bancario. Il governo prevede una crescita del 1,4% nel corso del 2017. In un panorama più ampio, tutti i governi europei continuano ad avere difficoltà legate ai conti pubblici. 21 nazioni, infatti, hanno un debito pubblico superiore al 60% del rispettivo PIL (Prodotto Interno Lordo). La Grecia ha accumulato un debito pubblico pari al 173,8 % del proprio PIL, attestandosi al primo posto di questa graduatoria negativa; l’Italia la segue al terzo, con il 132%.