The Venetian City Council has banned takeaway food shops claiming such businesses were incompatible with their cultural heritage. New gelaterias can still set up shop, however, outlets and kiosks selling pizza by the slice have been prohibited. Councillor Francesca da Villa claims takeaway spots lower food quality and give a negative perception of the city. Those already in business can stay, but must comply with new regulations.
Venezia dichiara guerra al cibo da asporto. Limitare l’esercizio di attività non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della città è l’obiettivo della delibera approvata a metà maggio dal consiglio comunale. Il provvedimento vieta nuove aperture di attività di vendita e di produzione di prodotti alimentari destinati all’asporto e al consumo su pubblica via - escluse le gelaterie artigianali - nel centro storico e nelle isole. Il proliferare di attività di vendita e consumo del cosiddetto food take away, ha spiegato l’assessore al commercio Francesca Da Villa, ha visto un abbassamento dello standard di qualità del prodotto e favorisce una percezione negativa non solo al residente ma anche al visitatore. Lo stop riguarderà solamente le richieste di nuove aperture. È in salvo, invece, chi ha già fatto domanda ed ottenuto l’autorizzazione, anche se ci si dovrà attenere alle nuove normative entrate in vigore.