There are 1.4 million Muslims living In Italy but Islam is not formally recognized in the country. Mosques do not receive public funds, Islamic weddings have no legal value and Muslim workers aren’t entitled to take days off for religious holidays. The Islamic associations have agreed to create a registry of nine associations and to preach in Italian. In turn, the government will create a path toward official recognition of Islam. Islam doesn’t receive much popularity in Italy; 69 percent of Italians polled report negative opinions – the highest among European countries polled.
Sebbene con 1,4 milioni di fedeli musulmani l’Islam sia la seconda confessione in Italia, a differenza della maggioranza delle altre non è formalmente riconosciuta dalla autorità italiane: le moschee non possono ricevere fondi pubblici, i matrimoni islamici non hanno valore legale e i lavoratori musulmani non possono chiedere giorni di ferie per le festività religiose. Le cose potrebbero presto cambiare, ma soltanto a determinate condizioni. Il ministro dell'Interno italiano ha infatti recentemente incontrato i rappresentanti delle nove maggiori associazioni islamiche del paese, firmando un accordo senza precedenti: le associazioni hanno accettato l’adozione di un registro ufficiale dei loro imam e l’obbligo per questi ultimi di tenere i sermoni in lingua italiana. In cambio, il governo italiano si impegna a facilitare il percorso verso il riconoscimento ufficiale dell’Islam nel paese. Il “Patto nazionale per un Islam italiano” è stato accolto come il primo passo concreto verso la normalizzazione della Fede musulmana in Italia. L’Islam non è molto popolare in Italia: stando a un recente sondaggio, il 69% degli Italiani ha un’opinione negativa della Fede islamica, più che in qualunque altro paese europeo.