Italy’s heatwaves are causing rivers to run low and, consequently, the river Po’s low water level has revealed a previously submerged WWII bomb. Military experts defused and carried out a controlled explosion in early August of the 1,000-pound bomb, which was discovered on July 25 near the northern village of Borgo Virgilio, close to the city of Mantua in northern Italy. “The bomb was found by fishermen on the bank of the river Po due to a decrease in water levels caused by drought,” Colonel Marco Nasi said. About 3,000 people living nearby were evacuated for the disposal operation, the army said. The area’s airspace was shut down, and navigation along that stretch of the waterway, as well as traffic on a railway line and state road nearby, were halted. Bomb disposal engineers removed the fuse from the U.S.-manufactured device, which the army said contained 530 pounds of explosive. Then the bomb squad, escorted by police, transferred the device to a quarry in Medole municipality about 30 miles away, where it was destroyed. Italy declared a state of emergency last month for areas surrounding the Po, which is Italy’s longest river. The river accounts for roughly a third of Italy’s agricultural production and is experiencing its worst drought in 70 years.
L'ondata di caldo in Italia è la causa della peggiore siccità degli ultimi 70 anni in Italia. Sta causando ai fiumi di andare secca o livelli d'acqua molto bassi. Nel Fiume Po è stata trovata una bomba della Seconda Guerra Mondiale. Gli esperti militari hanno eseguito un'esplosione controllata perché la bomba era ancora attiva. La bomba pesava 444 chilogrammi ed è stata trovata il 25 luglio nel piccolo paese Borgo Virgilio, vicino la città di Mantova in Lombardia. Il colonnello Marco Nasi ha detto che la bomba è stata scoperta dai pescatori. Ci sono circa 3.000 residenti nel villaggio e hanno dovuto evacuare le loro case mentre i militari hanno disinnescato la bomba. Lo spazio aereo, i binari del treno, i treni, il traffico e le strade vicino al fiume Po sono stati tutti chiusi mentre la bomba è stata disinnescata. Gli ingegneri che hanno collaborato con l’operazione hanno detto che c'erano più di 240 chilogrammi di esplosivo. Hanno trasferito la bomba in una cava a Medole, a circa 50 chilometri fuori città. Il governo, vista la grave siccità, ha dichiarato lo stato di emergenza per le aree vicino al Fiume Po. Un terzo di tutta la produzione agricola in Italia dipende dal Fiume Po.